Mobile Mini Circus for Children: il circo sociale fondato in Afghanistan da un europeo che ha restituito ai bambini la possibilità di sognare
Di notizie tragiche sull’Afghanistan se ne potrebbero elencare a gran quantità.
Di storie tristi se ne potrebbero raccontare davvero molte.
Eppure, tra le atrocità che una guerra porta dietro di sé, anche questa terra è testimone di esperienze incredibili. Come fa un circo a salvare delle vite?
In Afghanistan ne è prova il “Mobile mini circus for children”, fondato nel 2002 da David Mason, un danese insegnante di danza; Mason ci ha messo 1000 dollari e un progetto specifico: distrarre i bambini dagli orrori della guerra. Teatro, pittura, acrobatica, musica e giocoleria: << sono molto più di dell’insegnamento di capacità circensi, sono uno strumento per la trasformazione, disciplina, creatività ed espressione artistica>>.
Ben 76 sono stati gli insegnati che hanno rischiato di finire sotto le mine per portare avanti un progetto che ha messo in scena 82 202 spettacoli, in 25 province, con oltre 2,7 milioni di spettatori. 128 show si sono tenuti in zone a rischio mine, raccogliendo un audience di quasi 70mila persone in aree rurali.
A dispetto della visione fondamentalista islamica, che proibisce musica ed esibizioni femminili in pubblico, sono state molte le ragazze e le bambine coinvolte.
Con la convinzione che la gioia non sia solo un sentimento, ma anche un diritto, i primi operatori si sono diretti nei campi sfollati dove si trovavano i bambini, portando il primo equipaggiamento circense. Così, tra questi piccoli spettatori, alcuni sono divenuti parte attiva del programma “MMCC”, divenendo a loro volta operatori di circo sociale. Sviluppando progetti di cooperazione internazionale, i migliori sono partiti alla volta di un tour mondiale, che ha permesso loro di visitare luoghi impensati, intrecciare relazioni e vivere esperienze da custodire e trasmettere alle future generazioni di bambini afghani: Danimarca, Gemania (2005), Giappone (2006), Italia (2010) in cui sono stati ricevuti dalle alte cariche dello stato:
Ahmad Nazari è uno di quei ragazzi e in questa breve intervista racconta il senso profondo del circo
sociale nei paesi in guerra: tornare ad avere pensieri sereni e regalare la stessa speranza alle nuove generazioni:
Segui i nostri prossimi post e iscriviti al corso gratuito per diventare anche tu operatore di circo sociale!